A seguito dell’audizione di ASSOLIRICA in Senato lo scorso 28 marzo (che potete riascoltare a questo link: https://youtu.be/K7Yiaoe0CMw ), ed in attesa della stesura degli emendamenti al DDL 2287-BIS che riguarda la Riforma dello Spettacolo dal Vivo, le richieste e le osservazioni proposte da ASSOLIRICA stanno iniziando a camminare nei luoghi giusti e cominciano a smuovere le prime riflessioni. Proprio 2 giorni fa, il 4 aprile, in Commissione Lavoro al Senato è stata discussa la parte del DDL 2287-BIS che riguarda le tutele dei lavoratori dello Spettacolo dal Vivo, con particolare enfasi per quello che riguarda la previdenza, le norme sugli infortuni, le tutele contrattuali.
Vi riportiamo di seguito lo stralcio del verbale che ci interessa, verbale potrete trovare in forma ufficiale ed integrale al seguente link (una volta aperto il link, cliccare sulla voce “Documento completo (28kb)”): http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=1011789
Legislatura 17ª – 11ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 308 del 04/04/2017
LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)
MARTEDÌ 4 APRILE 2017
308ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Bobba.
La seduta inizia alle ore 15,30.
IN SEDE CONSULTIVA
[…]
(2287-bis) Delega al Governo per il codice dello spettacolo, risultante dallo stralcio, deliberato dall’Assemblea il 6 ottobre 2016, dell’articolo 34 del disegno di legge n. 2287, d’iniziativa governativa
(Parere alla 7a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio )
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 29 marzo.
La relatrice SPILABOTTE (PD) dà conto di uno schema di parere favorevole con osservazioni, pubblicato in allegato.
Il senatore SERAFINI (FI-PdL XVII) ritiene che il rispetto di norme sulla sicurezza nel luoghi di lavoro e sulla regolarità fiscale debba essere assunto come condizione necessaria per l’assegnazione di finanziamenti pubblici.
Il senatore BAROZZINO (Misto-SI-SEL), pur condividendo l’opportunità di ridurre il limite minimo di giornate lavorative, previsto dalla legge n. 214 del 2011, necessario per il riconoscimento dell’annualità di contribuzione, auspica tuttavia che tale limite venga puntualmente indicato.
Il presidente SACCONI ricorda che il mercato del lavoro nel settore dello spettacolo è segnato da gravi squilibri ed esige incisivi strumenti di tutela, soprattutto con riguardo alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Richiama, a tale proposito, i gravi incidenti avvenuti durante le operazioni di montaggio dei palchi di manifestazioni canore. Propone di compiere i dovuti approfondimenti e di rinviare il voto sullo schema di parere alla seduta di domani. Con riferimento alla proposta del senatore Barozzino, specifica che sarà compito della Commissione di merito, acquisito il parere della Commissione bilancio, dare un’indicazione di soglie precise di contribuzione, dal momento che tale indicazione comporta oneri di finanza pubblica.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,25.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2287-BIS
La Commissione lavoro, previdenza sociale,
esaminato il disegno di legge in titolo,
premesso che il provvedimento intende affrontare in maniera organica la complessa articolazione del settore dello spettacolo, al fine di semplificare le procedure amministrative e incentivare la qualità delle attività artistico-culturali,
si esprime, per quanto di competenza, in senso favorevole con le seguenti osservazioni.
L’articolo 1, comma 4, che si riferisce ai settori del teatro, della prosa, della musica e più in generale dello spettacolo dal vivo, prevede, tra i principi di delega indicati, un riordino delle norme sul rapporto di lavoro nel settore dello spettacolo al fine della valorizzazione professionale dei lavoratori, ma tale formulazione appare estremamente generica, proprio in virtù della variegata articolazione che il settore in oggetto ricopre. Si suggerisce pertanto alla Commissione di merito di indicare sul punto principi e criteri direttivi ulteriori, come di seguito indicato.
In primo luogo, per incentivare la musica dal vivo e la produzione musicale, sarebbe opportuno prevedere forme di tutela specifiche, con deduzioni fiscali per gli organizzatori di spettacoli e pubblici esercizi, verificando la conformità dell’attività che essi svolgono. Al contempo, per promuovere l’esportazione della produzione artistica italiana all’estero, si suggerisce di prevedere un regime fiscale specifico in grado di riconoscere le varie attività del musicista autonomo (spettacolo dal vivo, attività di incisione in studio, didattica, consulenze artistiche).
In tema di sicurezza dei lavoratori dello spettacolo, sarebbe altresì opportuno collegare l’assegnazione dei finanziamenti pubblici al rispetto delle norme, riguardanti sia la sicurezza dei luoghi di lavoro che la regolarità fiscale, previdenziale e sociale della struttura che organizza l’evento.
Si segnala inoltre con riferimento ai profili previdenziali che, pur se, in conseguenza della soppressione dell’ENPALS nel 2011, è stato istituto presso l’INPS il Fondo previdenziale dei lavoratori dello spettacolo, sarebbe opportuno che la contribuzione dei lavoratori del settore non appartenesse ad una gestione separata, bensì rientrasse all’interno dell’assicurazione generale obbligatoria.
Con riferimento, infine, al riconoscimento dell’annualità di contribuzione, considerato che i lavoratori dello spettacolo sono lavoratori intermittenti e difficilmente raggiungono i 120 giorni di contribuzione annuale, come definito dalla legge n. 214 del 2011 (riforma Fornero), si suggerisce di prevedere una soglia di contribuzione più bassa, che preveda un minor numero di giornate lavorate, in modo da permettere loro di maturare comunque un dignitoso trattamento previdenziale.