a cura del Direttivo.
Presso il Teatro Verdi di Trieste lo scorso 23 aprile 2018 si è svolto un importante Convegno riguardante lo stato delle Fondazioni Lirico – Sinfoniche, dal titolo: “Fondazioni Liriche: quale futuro?”.
Al convegno, moderato dal Giornalista Rino Alessi (membro del Comitato Scientifico di Assolirica) hanno partecipato come relatori:
- Cristiano Chiarot, presidente dell’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane), già sovrintendente della Fenice di Venezia e ora del Maggio Musicale Fiorentino;
- Enrico Sciarra, icona del sindacalismo di settore;
- Domenico Balzani, affermato cantante d’opera nonché vicepresidente di Assolirica e docente di Management dello Spettacolo;
- Andrea Danilo Conte, avvocato esperto del settore;
- Bruno Bertero, direttore marketing Promoturismo FVG.
Presenziavano al dibattito la Senatrice Michela Montevecchi, l’Onorevole Flavia Piccoli Nardelli, già presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, e l’Onorevole Laura Stabile.
Dopo 5 anni dall’entrata in vigore della legge 7 Ottobre 2013, n°112 (la cosidetta Legge Bray) si è tracciato un bilancio della situazione attuale, con i risultati raggiunti e le prospettive future.
Il Sovrientendente Chiarot ha indicato con chiarezza che, senza l’appianamento del debito pregresso delle Fondazioni Liriche (che ammonta a circa 400 milioni di Euro), qualsiasi sforzo di risanamento sarà vano e le prospettive non sono rosee.
Enrico Sciarra ha rimarcato come, dalla legge 367 del 1996 ad oggi, le Fondazioni Liriche hanno subito quasi a scadenza annuale dei provvedimenti legislativi spesso in contrasto tra loro che, di fatto, hanno immobilizzato e condannato ad una eterna precarietà i Teatri Lirici.
L’Avv. Conte ha messo in luce tutte le contraddizioni della legislazione per le Fondazioni Liriche a metà tra diritto pubblico e privato.
Bruno Bertero ha sottolineato come la mancanza di programmazione pluriennale di cartelloni e stagioni impedisca di fatto una promozione delle destinazioni dove sono presenti Teatri d’Opera.
Domenico Balzani, in un articolato intervento, ha evidenziato che è necessario sancire in maniera inequivocabile che l’Opera Lirica deve diventare Patrimonio immateriale dell’Umanità e che lo Stato Italiano si deve fare garante della gestione di questo inestimabile ed unico tesoro culturale .
Secondo Balzani l’intervento della pubblica amministrazione, date le imminenti scadenze per il 2018/2019 che possono portare alla chiusura o al declassamento di ben 8 delle attuali 12+2 Fondazioni, dovrà essere immediato e riguardare i seguenti punti:
- dal punto di vista legislativo urge un riordino che chiarisca in maniera netta lo stato giuridico dei Teatri Lirici (che sono di fatto enti pubblici), e pertanto si cessi di chiamarle “fondazioni private” e vengano dotate di strumenti legislativi chiari, efficaci e privi di schizofrenici regolamenti e decreti;
- il finanziamento pubblico non può venir meno e dovrà essere concesso su base pluriennale in modo da consentire adeguate programmazioni; inoltre dovrà basarsi su requisiti diversi da quelli attuali, tenendo conto della localizzazione dei Teatri, degli aspetti demografici, socio culturali ed economici del territorio;
- la scelta della governance si deve basare sul merito e sulle competenze, e non in base a logiche politiche;
- è necessario inserire i dati che riguardano il pagamento regolare degli artisti ospiti all’interno dei parametri che stabiliscono il pareggio di bilancio delle Fondazioni Liriche;
- si deve creare una filiera della cultura musicale a partire dalla scuola primaria passando per i conservatori per proseguire con la formazione professionale da concludersi nei teatri.
L’Onorevole Flavia Piccoli Nardelli ha evidenziato che nel corso della passata legislatura c’è stata grande attenzione da parte della politica nei confronti dei teatri lirici, e che il Ministro Franceschini ha fatto il tentativo di chiedere al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) l’appianamento del debito pregresso delle fondazioni e si auspica che nella prossima legislatura il testimone di questa battaglia sia raccolto dal nuovo governo.
L’Onorevole Stabile ha assicurato un pieno appoggio per la salvaguardia dell’Opera Lirica.
La Senatrice Montevecchi ha ancora una volta rimarcato come molto spesso la politica e i legislatori hanno compiuto delle scelte sbagliate e quanto la difficile situazione attuale sia per gran parte figlia di Sovrintendenti palesemente inadeguati.