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per gentile concessione di Alfonso Antoniozzi.

Vi ricordate la vostra prima audizione?
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Dite la verità……. certamente sì 😀

Per la “sacralità” del momento, per la sensazione di “prima volta” davanti ad una Commissione, e un po’ anche per gli strani pensieri che frullavano nella mente… per tutte queste ragioni, la prima vera audizione generalmente rimane ben scolpita nella mente di ogni Artista Lirico.

Bene.

Indipendentemente da quanti giorni (mesi, anni, decenni!) possano essere trascorsi da quel momento, la vita ci regala ogni giorno una sacrosanta verità: non si finisce mai di imparare!

E proprio perchè non si finisce mai di imparare, pubblichiamo un frizzante, esilarante, dissacrante ma quanto mai validissimo Vademecum per affrontare le audizioni, ad uso e consumo prevalentemente degli artisti più giovani MA ANCHE di quelli un po’ più esperti: sono 12 punti fondamentali che il nostro carissimo collega Alfonso Antoniozzi ci ha voluto regalare con la sua consueta generosità e simpatia.

Siete pronti? Iniziamo!

1️⃣ Viaggiate IL GIORNO PRIMA e dormite su piazza.
Lo so che l’albergo costa, ma prendere l’aereo o il treno lo stesso giorno assicura un’audizione di merda, e per risparmiare i soldi dell’albergo avrete buttato comunque i soldi del viaggio.

2️⃣ Portate la musica per il pianista RILEGATA A SPIRALE o avendo preparato lo spartito “lungo” incollando i fogli in sequenza con il nastro adesivo.
I fogli volanti sul leggio del pianoforte cadono, non l’avete mai notato?

3️⃣ Scegliete arie AL DI SOTTO delle vostre possibilità.
L’audizione è sempre un gioco al massacro, meglio che la commissione pensi che possiate fare di più piuttosto che vi cassi via pensando che dovreste fare di meno.
Inoltre un’aria che affrontate con qualche difficoltà è come un vestito stretto: si vedono tutte le imperfezioni.

4️⃣ L’audizione non è un luogo per esperimenti.
Se avete qualcosa che vorreste tanto cantare ma non l’avete mai fatto, non è questo il momento di farlo. Provatevela a casa vostra o nei circoli degli amici della lirica.

5️⃣ All’ingresso sorridete, dite il vostro nome e il vostro registro e le arie che vorreste cantare.
Scegliete arie coerenti con un repertorio: evitate di portare, che so, Rosina e Butterfly. Selezionate un’aria che racconti le vostre potenzialità e prevedete SEMPRE di portare un’aria che abbia delle frasi legate se il vostro repertorio è prevalentemente di coloratura o di sillabato: ve la chiederanno.

6️⃣ Se la commissione vi chiede di scegliere voi l’aria, rispondete subito senza ehm…….dunque…….io…….allora…….forse……..farei……

7️⃣ In palcoscenico state DRITTI, il più possibile fermi e esprimete CON LA VOCE.
Le mani a brocca per Musetta inclusa passeggiata da troione, la giacca sull’avambraccio per fare la zimarra di Colline, lo scialle strusciato a terra per fare Carmen non fanno personaggio: fanno parrocchia.

8️⃣ L’aria la dovete sapere MARCIA.
Tutte le note, tutte le parole devono essere al posto loro.
Evitate assolutamente di chiedere “posso leggere” o “posso tenere lo spartito”.

9️⃣ GUARDATE la commissione mentre cantate, se non sempre, almeno ogni tanto.
Occhi chiusi, o sguardo vagante nel vuoto a cercare un immaginario pubblico non sono garanzia di successo.
La commissione ascolta almeno ottanta persone, cercate di catturare la loro attenzione.

1️⃣0️⃣ Per pietà, vestitevi con sobria eleganza.
Le audizioni non sono un concerto di gala. E nemmeno un rave.

1️⃣1️⃣ Non presentatevi all’audizione se non siete in perfetta forma, MAI.
Le scuse preventive fanno tanto “mamma è stata tanto male” di Sordiana memoria. Se non state bene, cancellate.

1️⃣2️⃣ Alla fine dell’audizione sorridete, ringraziate il pianista, ringraziate la commissione, dite arrivederci.
NON chiedete l’esito dell’audizione a meno che non sia la commissione a dirvelo spontaneamente, vi sarà comunicato in seguito.

 

Nel caso in cui doveste avere aneddoti, esperienze personali e suggerimenti da segnalarci, scriveteci una email ad assolirica@gmail.com oppure commentate qui sotto!